Il Settimo Giorno

L'indagine biblica sul settimo giorno ci porta nell'ambito della categoria di tempo. Il settimo giorno e infatti per l'Ebreo una funzione essenziale della concezione che egli si fa del tempo (cfr. II,29-31). Da questo punto di vista, nulla di piu stimolante e di piu attuale della nostra ricerca. L'uomo d'oggi, infatti, si percepisce soprattutto come essere temporale immerso nella storia. Il tempo gli appare come mezzo di costruzione umana e questo coincide con l'immagine di un uomo dominatore della storia. L'uomo domina la natura, ma non la storia. Piu che possedere il tempo, l'uomo se ne sente posseduto. Per cui la domanda: Che senso dare al tempo? Come usarlo?, oltre che angosciosa, si fa sfiduciata. Parlare di settimo giorno significa non solo accostarsi ad una categoria temporale, ma anche qualificare il tempo secondo determinate dimensioni: quella del riposo e quella del culto. Tale e la concezione biblica del sabato (cfr. II, 237-242). Da un lato, vi e nella nostra societa industriale un crescente aumento del tempo libero, aumento che tuttavia puo rivelarsi fittizio nella misura in cui il tempo libero rimane asservito alla logica del ciclo produttivo (cfr. II,242). Dall'altro lato, assistiamo a una perdita del senso del sacro, a un fenomeno di secolarizzazione che investe qualsiasi forma della religione e mette in crisi anche il concetto di tempo, di giorno sacro